La Roma in Nazionale - Argentina-Paraguay 3-1, partita completa per Piris. Nulla da fare per il giallorosso contro la tecnica albiceleste

08.09.2012 05:00 di  Simone Francioli   vedi letture
La Roma in Nazionale - Argentina-Paraguay 3-1, partita completa per Piris. Nulla da fare per il giallorosso contro la tecnica albiceleste
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© foto di Andrea Staccioli Insidefoto/Image Sport

Con una meritata vittoria per 3-1 allo stadio “Mario Alberto Kempes” di Córdoba ai danni del Paraguay, l’Argentina di Sabella conquista la terza vittoria consecutiva nel girone sudamericano valido per l’accesso a Brasile 2014. Nel 4-4-1-1 schierato dal tecnico ospite Pelusso c’è spazio per Iván Piris, posizionato da terzino destro nella linea difensiva completata da Ortiz, Alcaraz e Da Silva. Prestazione sufficiente per il giocatore giallorosso, sfortunato nell’azione del primo goal, ma che ha mostrato una buona efficacia nel bloccare le avanzate argentine dal suo lato. Poco nulla altresì per quel che concerne le sortite offensive: la presenza nei suoi paraggi dei vari Di Maria, Lavezzi e Messi gli ha impedito di poter salire con continuità verso la trequarti rivale.

PRIMO TEMPO

Come da copione, è la selezione “albiceleste” a prendere il pallino in mano per creare occasioni da rete. E al primo tiro in porta, al terzo minuto, arriva subito il vantaggio: azione personale di Lavezzi sulla destra, che poi converge e cerca lo scambio rapido con Higuaín: il giocatore del Real Madrid sbaglia la misura del passaggio di ritorno, mandando la sfera in direzione dell’accorrente Gago. Piris sopraggiunge dalla destra per coprire nel mezzo, ma, una volta disturbato con successo l’ex giallorosso, la palla carambola sui piedi di Alcaraz, che inavvertitamente la serve a Di Maria piazzato al limite dell’area: conclusione deviata leggermente da Lavezzi, con la sfera che diventa imparabile per Villar. Il Paraguay alza i ritmi del pressing, ma la reazione è sterile, con gli unici pericoli che giungono dai calci piazzati. Al 18’ il pareggio del team di Pelusso: ingenuità di Braña, protagonista di un tocco di mano in area di rigore che permette all’”Albirroja” di ottenere il tiro dagli undici metri. Fabbro non sbaglia, portando i suoi sull’1-1. L’Argentina approfitta della pessima serata di Ortiz per attaccare quasi esclusivamente sulla fascia sinistra paraguaiana, dove Lavezzi dimostra di essere in serata. E proprio da un errore del difensore in forza all’Olimpia Asunción nasce il nuovo vantaggio dei padroni di casa: filtrante di Di Maria mal direzionato, Ortiz interviene in tackle fornendo involontariamente l’assist per  Higuaín, bravo a finalizzare a tu per tu con Villar. Un minuto più tardi giunge l’ammonizione per il difensore giallorosso: in ritardo la scivolata su Di Maria, per l’arbitro brasiliano nessun dubbio. Dopo il palo di Messi sulla punizione successiva non accade più nulla, con l’Argentina che chiude la prima frazione sul 2-1. Per Piris ordinario lavoro difensivo, specialmente su Di Maria, molto attivo nei trenta minuti iniziali sul suo lato. Nella seconda metà del primo tempo è Lavezzi invece a spostarsi più assiduamente dalle parti del giocatore capitolino: Piris non esce sconfitto dal duello, sia nello stretto che in velocità. Un solo grande punto debole sfruttato dall’Argentina, la fascia destra, dove Ortiz come detto in precedenza non è stato all’altezza dei grandi giocatori fronteggiati.

SECONDO TEMPO

Il Paraguay torna in campo con un piglio molto più aggressivo, alzando la linea dei difensori e pressando già nella trequarti argentina. Messi coglie subito il secondo palo della serata dopo un’azione personale, mentre Piris si contraddistingue per due ottimi interventi in chiusura a bloccare contropiedi veloci della selezione di Sabella. Ma al terzo tentativo la stella del Barcellona centra l’obiettivo: magistrale la punizione dai 25 metri che consente ai suoi di raggiungere il doppio vantaggio. Entra Palacio al posto di Lavezzi e il giocatore dell’Inter si piazza sulla corsia di Piris: l’ex Boca non riesce a essere incisivo, permettendo al giallorosso di difendere molto alto e andare a pressare i portatori di palla argentini anche in mediana. Negli ultimi dieci minuti l’”albiceleste” sfiora il poker con Higuaín prima e Palacio poi, lesto ad approfittare di una difesa paraguaiana ormai scollata con gli altri reparti. Buona in definitiva la perfomance di Piris, in difficoltà poche volte dinanzi al talento degli avanti avversari. Ciò che è mancata, come già scritto in precedenza, è stata la fase d’attacco, lacuna già intravista nelle prime partite disputate in Serie A.

ARGENTINA (4-2-3-1): Romero; Campagnaro, Fernández, Garay, Rojo; Gago, Braña (88’ Biglia); Di María (78’ Guiñazú), Messi, Lavezzi (65’ Palacio); Higuaín.
A disp.: Andújar, Ustari, Zabaleta, C. Rodríguez, Desábato, M. Rodríguez, Sosa, Pérez, Barcos.
All.: Alejandro Sabella.

PARAGUAY (4-4-1-1): Villar; Piris, Da Silva, Alcaraz, Ortiz; Ayala, Cáceres, Riveros, Estigarribia (73’ Benitez E.); Fabbro (59’ Cardozo); Santa Cruz (59’ Valdez).
A disp.: Barreto, Bonet, Verón, Benítez P., Samudio, Candia, Dos Santos, Pérez, Oviedo, Caballero.
All.: Gerardo Pelusso.

Arbitro: Wilson Seneme (BRA).
Assistenti: Emerson De Carvalho (BRA) – Alessandro Rocha (BRA).
IV Ufficiale: Sandro Ricci (BRA).

Marcatori: 3’ Di Maria, 30’ Higuaín, 64’ Messi; 18’ Fabbro (R).
Ammoniti: Palacio 80’, Braña 83’; Ortiz 21’, Piris 31’, Caceres 63’, Valdez 78’.
Recupero: due minuti in entrambi i tempi.