Incontro al CONI per il nuovo stadio. La sicurezza uno dei nodi da sciogliere, ecco come si procederà

28.04.2016 12:40 di  Claudio Lollobrigida  Twitter:    vedi letture
Incontro al CONI per il nuovo stadio. La sicurezza uno dei nodi da sciogliere, ecco come si procederà
© foto di Vocegiallorossa.it

La scorsa settimana una delegazione del team addetto alla creazione del progetto per il nuovo stadio stadio della AS Roma si è recato al CONI per un colloquio relativo all'impianto: servirà infatti anche l'autorizzazione formale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano per l'approvazione definitiva, dopo che il progetto sarà passato in Comune e alla Regione. Come appreso da Vocegiallorossa.it, uno dei nodi da sciogliere perché il CONI decida di dare il via libera riguarda la questione della sicurezza: il testo D.M. 18 marzo 1996 sulle "Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi coordinato con le modifiche e le integrazioni introdotte dal D.M. 6 giugno 2005", all'articolo 7, dispone che:

Al fine di realizzare la separazione tra i sostenitori delle due squadre, gli impianti all’aperto con un numero di spettatori superiore a 10.000 e quelli al chiuso con un numero di spettatori superiore a 4.000 devono avere lo spazio riservato agli spettatori suddiviso in settori, di cui uno appositamente dedicato agli ospiti, con ingressi, vie di uscita ed aree di parcheggio indipendenti e separate. La capienza di ciascun settore non può essere superiore a 10.000 spettatori per impianti all’aperto e a 4.000 per quelli al chiuso.

Tradotto: ogni settore del futuro stadio della Roma non potrà contenere più di 10.000 posti ciascuno. Questa una delle questioni di cui si è trattato con il CONI, il quale ha preso in esame il progetto completo e trarrà le sue conclusioni entro tempi molto brevi: per molte leggi - come questa - è comunque possibile la concessione di una deroga per permettere tutte le modifiche del caso al progetto. La Legge n. 526 del 2 aprile 1968 e s.m.i. su progetti di costruzione, ampliamento, modifica e trasformazione di impianti sportivi ed accessori o su progetti di impianti sportivi esistenti predisponde infatti la necessità di richiedere i pareri della Commissione per gli Impianti Sportivi del Coni per importi degli interventi fino a € 1.032.913,80. Nel manuale del CONI per i pareri in linea tecnico sportiva, si legge infatti che:

- Il parere è obbligatorio per legge su tutti i progetti di impianti sportivi, qualunque ne sia il soggetto proprietario e indipendentemente dalla fonte di finanziamento;
- Il parere è indispensabile per ottenere qualunque omologazione di nuovo impianto o spazio di attività sportiva da parte delle competetenti Federazioni Sportive Nazionali.

Passare per la (molto probabile) approvazione del CONI è dunque un ulteriore step da percorrere perché il sogno della Roma americana e di tutti i tifosi giallorossi, ossia avere una casa che sia solo la propria, divenga finalmente realtà.