L'avversario - La necessità del Bayer Leverkusen, il piano gara ideale per Mourinho

Bayer Leverkusen-Roma - Sarà la squadra di Xabi Alonso ad affrontare la Roma questa sera nella gara valida per la semifinale di ritorno di Europa League, con i giallorossi che partiranno dalla vittoria per 1-0 della gara di andata.

LANCI LUNGHI – Partiamo proprio dal gol che ha deciso Roma-Bayer Leverkusen: tutto parte da un lancio lungo di Mancini per Abraham, bravo a prendere posizione e a fare da torre, mentre Bove è stato lesto e cattivo nel vincere un contrasto e poi abile nel costruire l’azione che poi finalizzerà dopo la respinta del portiere.
Partiamo da qui perché, nel match dell’Olimpico, la Roma ha utilizzato spesso il lancio lungo (molte volte con Cristante) per tentare l’attacco diretto e immediato alla linea tedesca. Il Bayer Leverkusen, dal canto suo, vuole tenere la linea bassa perché i difensori, presi singolarmente, hanno diversi limiti in marcatura, che vengono mascherati da un atteggiamento solitamente prudente. La vittoria dell’Olimpico consentirà alla Roma di avere, quindi, due vantaggi. Il primo è il fatto che il Bayer Leverkusen, dovendo recuperare il risultato, sarà costretto a stare un pochino più alto e i giallorossi potranno, quindi, sorprendere più facilmente la difesa avversaria con lanci improvvisi dalle retrovie (pensiamo a Cristante, Mancini, Matic o Ibanez).

LA VELOCITÀ HA BISOGNO DI SPAZIO – Il secondo vantaggio si lega al primo: dovendo recuperare la sconfitta dell’andata, il Bayer Leverkusen sarà costretto a fare la partita, come accennato. I tedeschi, solitamente, potendo disporre di calciatori molto veloci hanno bisogno di spazio per far male agli avversari. Quando lo spazio non c’è, il Bayer Leverkusen fa un possesso palla apparentemente sterile nella propria metà campo, in modo da attirare il pressing avversario e trovare spazio per un immediato attacco in velocità. José Mourinho lo sa e la Roma difficilmente si butterà in maniera scriteriata in avanti, ma avrà probabilmente la pazienza di lasciare il pallino agli avversari, cercando di non farsi schiacciare, ma con la voglia di recuperare palla nella propria metà campo per attaccare subito la linea tedesca e sorprenderla a campo aperto.