Roma-Empoli 2-0 - Scacco Matto - Gioco tra le linee e gestione del vantaggio

04.10.2021 22:40 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Roma-Empoli 2-0 - Scacco Matto - Gioco tra le linee e gestione del vantaggio
Vocegiallorossa.it
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La Roma supera per 2-0 l'Empoli con i gol di Pellegrini e Mkhitaryan.

LE SCELTE - José Mourinho tiene a riposo Ibanez e Cristante, con Smalling e Darboe titolari. La difesa è composta da Karsdorp, Mancini, Smalling e Vina mentre a centrocampo, accanto a Darboe, gioca Veretout, con il francese sul centrodestra. Nessuna sorpresa in avanti, con Zaniolo, Pellegrini e Mkhitaryan dietro ad Abraham.
Andreazzoli risponde con il 4-3-1-2 con Henderson dietro a Di Francesco e Pinamonti. Zurkowski, Ricci e Bandinelli giocano sulla mediana. Difesa confermata in blocco con Stojanovic, Romagnoli, Viti e Marchizza. 

EMPOLI IN PRESSIONE - I toscani mettono Pinamonti in pressione su Mancini, Henderson su Veretout e Di Francesco su Darboe. Il pericolo numero uno per Andreazzoli è Pellegrini e il numero 7 viene guardato a vista da Ricci e da Bandinelli. Questo non impedisce a Pellegrini di liberarsi dalla marcatura al 7' e di servire in profondità Zaniolo, autore della sua prima progessione (la prima di tante) della partita.

FASCIA DESTRA - I giallorossi giocano molto sulla destra, forse anche sapendo che lì si possono creare spazi interessanti, con Viti e Marchizza che si possono attirare fuori per attaccare quello spazio. Pellegrini si sposta spesso da quelle parti per creare superiorità insieme a Karsdorp, Veretout e Zaniolo. Il capitano giallorosso viene anche spesso incontro per liberarsi dalle marcature e per innescare da lì i suoi compagni.

PINAMONTI - Alla mezz'ora, arriva la prima batosta per l'Empoli. L'attaccante in prestito dall'Inter si fa male ed è costretto a uscire, lasciando spazio a Mancuso. Il neo entrato non può fare lo stesso lavoro di Pinamonti, non può ricevere palla spalle alla porta per far salire la squadra. Pinamonti stava mettendo in difficoltà i due centrali giallorossi e l'Empoli perde le sue certezze. 

DETERMINAZIONE - Lo ripeteremo all'infinito: oltre all'aspetto tattico, occorre uno spirito di gruppo, un'unità, una compattezza fondamentali. Fanno in modo che Veretout recuperi tutti quei palloni nel primo tempo, fanno in modo che Pellegrini aggredisca un avversario al limite della propria area o che vada a inseguire un avversario dopo aver perso palla e fanno in modo che Abraham rubi il pallone che poi Mkhitaryan ribadisce in rete (dopo l'ennesimo legno colpito dall'inglese). Spirito di gruppo ma anche qualità individuali e non è un caso che Mourinho abbia voluto tutti calciatori aggressivi, che abbiano quel fuoco che ti fa dare sempre qualcosa in più (Abraham, Shomurodov, Vina).

GESTIONE - Tante volte la Roma è stata criticata per non aver saputo gestire il vantaggio. Ieri, nel secondo tempo, i capitolini hanno messo in ghiaccio la gara, facendo girare la palla, provando ad affondare ulterioremente il colpo ma soprattutto rischiando poco o nulla, dando sempre la sensazione di avere tutto sotto controllo. Forse, è proprio questa la nota più bella della serata.

GOL E SPAZI - Lentamente, diminuisce la pressione dell'Empoli e la Roma si muove bene per occupare tutti gli spazi. Le maglie toscane si allargano, palla al piede diventano prevedibili e i capitolini iniziano a recuperare più palloni e sono maestri nell'attaccare tra le linee. 
Zurkowski va in pressione su Vina ed è pigro a riposizionarsi. Nessuno disturba Mancini, che ha tutto il tempo di vedere Mkhitaryan mettersi intelligentemente tra Ricci e Zurkowski. L'armeno riceve e avanza, Ricci molla Pellegrini e stringe su di lui. L'ex Arsenal serve, quindi, subito Pellegrini che si presenta da solo davanti alla linea a 4 empolese, entra in area e segna l'uno a zero.