Scacco Matto - Chievo Verona-Roma 0-0, giallorossi condannati da scarso ritmo e imprecisione

11.12.2017 21:00 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio
Scacco Matto - Chievo Verona-Roma 0-0, giallorossi condannati da scarso ritmo e imprecisione
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Si ferma ancora in trasferta la Roma: al Bentegodi è 0-0, con Sorrentino grande protagonista e un attacco della Roma poco preciso.

LE SCELTE - Dopo essere sceso in campo dal primo minuto in tutte le precedenti 20 gare stagionali, Edin Džeko può finalmente sedersi in panchina: a guidare l’attacco è Patrik Schick, all’esordio stagionale dal primo minuto, con Gérson e Stephan El Shaarawy ai suoi lati. Rotazioni anche in difesa, con Alessandro Florenzi e Konstantinos Manōlas che restano fuori, sostituiti da Bruno Peres e Juan Jesus, che completano la linea a quattro davanti ad Alisson con Federico Fazio e Aleksandar Kolarov. A centrocampo non c’è ancora lo squalificato Daniele De Rossi: in campo con Radja Nainggolan e Kevin Strootman va Maxime Gonalons. Riccardo Meggiorini e Roberto Inglese guidano il 4-3-1-2 di Rolando Maran.

 

 

 

(NON) TIRO MANCINO - La Roma aggredisce la partita riversandosi subito nella metà campo del Chievo con il suo pressing e una linea difensiva molto alta, esposta ai possibile contropiede guidati dai due attaccanti del Chievo ma sempre attenta a far scattare il fuorigioco con puntualità e precisione. Il modulo dei gialloblu scopre ovviamente le fasce, punto di forza della manovra dei giallorossi che, però, lo sfruttano solo a metà. A sinistra le cose vanno bene, con le continue sovrapposizioni di Kolarov e gli scambi con El Shaarawy e Strootman che mandano in difficoltà Fabrizio Cacciatore, non sempre ben aiutato da Fabio Depaoli, mentre a destra c’è troppo poco fosforo: Bruno Peres conferma di non essere molto attento alle scelte, Nainggolan è intenso ma a volte disordinato e Gerson non sempre mette la corretta intensità nelle giocate. Sui piedi del 30 arriva la più grande occasione del primo tempo, un possibile tap-in dopo un’azione nata però sempre a sinistra, un tiro di Kolarov sporcato di tacco da Schick e respinto da Stefano Sorrentino: ancora il portiere di casa para e all’intervallo è ancora 0-0. Dal centro, infine, la manovra fluisce poco anche a causa della posizione dei due intermedi, molto avanzata per dare apporto proprio alle catene, ma che penalizza la costruzione dal basso.

SPARI A SALVE - Nel secondo tempo la Roma alza il ritmo e si sbilancia in avanti: Di Francesco fa entrare Edin Džeko al posto di Gérson, spostando Patrik Schick a sinistra e poi inserisce Diego Perotti per provare a creare superiorità numerica. A dare ampiezza dall’altra parte è Nainggolan, più libero di svariare su tutto il fronte offensivo e di aumentare le risorse a disposizione degli esterni, da cui arrivano le migliori occasioni per la Roma, che però non riesce a concretizzare.

IL RITMO SI ROMPE - Dall’altra parte Maran aumenta le forze difensive a sua disposizione, facendo entrare Dario Dainelli per Depaoli, ma dà energia anche all’attacco con Marius Stepinski per Meggiorini: apparentemente la mossa più utile è la prima, in realtà lo diventa la seconda perché consente al Chievo - che pure si abbassa ben oltre la propria trequarti a protezione della sua porta - di frustrare i tentativi di attacco della Roma portando il pallone dall’altra parte e costringendo i giallorossi a percorrere tanto campo per tornare verso Sorrentino. L’ingresso finale di Cengiz Under per Strootman è puro sovraccarico del reparto offensivo, che finisce anche per ingolfarsi: dei 4 minuti di recupero finali, i giallorossi ne passano oltre 3 nella propria metà del terreno di gioco. È uno 0-0 decisamente poco utile, per certi versi poco conforme a quanto si è visto in campo ma determinato da imprecisione e scarso ritmo messo in campo per evidentemente troppi minuti.