Scacco Matto - Roma-Torino 3-2, Di Francesco salvato dai singoli

21.01.2019 07:30 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio
Scacco Matto - Roma-Torino 3-2, Di Francesco salvato dai singoli
Vocegiallorossa.it
© foto di www.imagephotoagency.it

Con tanta fatica, la Roma batte il Torino per 3-2: segnano Zaniolo, Kolarov, Rincon, Ansaldi ed El Shaarawy.

LE SCELTE - Nel suo 4-2-3-1, Eusebio Di Francesco conferma Rick Karsdorp sulla fascia destra davanti a Robin Olsen, con Kostantinos Manōlas e Federico Fazio al centro e Aleksandar Kolarov a sinistra. Lorenzo Pellegrini viene impiegato nuovamente in mediana, con Bryan Cristante al suo fianco; Cengiz Ünder, Nicolò Zaniolo e Justin Kluivert sono i tre alle spalle di Edin Džeko. Walter Mazzarri schiera i suoi col consueto 3-5-2, guidato da Iago Falque e Andrea Belotti.

 

 

 

 

L’ENERGIA GIUSTA - Il Torino imposta una partita estremamente aggressiva, accorciando con forza su ogni portatore di palla della Roma, che fatica a far girare il pallone e nella prima parte del primo tempo subisce soprattutto sul lato destro, dove Karsdorp fatica a prendere le misure. Questa energia però straborda e porta i granata a commettere diversi falli nella propria metà campo: la conseguenza sono possibilità di calci piazzati per la Roma, che proprio da un tiro da fermo passa in vantaggio. Su una mischia, Zaniolo mette energia - stavolta quella giusta - per agganciare un pallone che sembrava perso e spararlo in porta per l’1-0. Da lì in poi l’aggressività del Torino scema e si aprono spazi interessanti, che portano addirittura Rick Karsdorp a giocare in verticale un interessantissimo pallone per Stephan El Shaarawy (subentrato a Cengiz Ünder, infortunato dopo pochi minuti), che guadagna il rigore del 2-0 trasformato da Kolarov.

NON PRONTO INTERVENTO - Sul doppio vantaggio, la Roma non cambia atteggiamento: i terzini continuano a salire, i centrocampisti fanno più gioco che filtro e la squadra è perennemente sbilanciata. Una porta sempre aperta per il Torino, che a fine primo tempo prende un palo con Iago Falque e a inizio secondo fa centro con Tomas Rincon. Entrambe le azioni sono ripartenze del Torino, la seconda delle quali vede Karsdorp vincere un contrasto ma poi non dare seguito, perdendo di nuovo il pallone che poi il venezuelano manda in porta. Un segnale, insieme ad altri, che la panchina avrebbe dovuto cogliere, ma che invece resta non considerato: nessuna modifica viene apportata e il Torino fa 2-2, sempre dal limite dell’area di rigore, stavolta con Ansaldi. Una area di campo naturalmente vulnerabile, vista l’assenza di un mediano di rottura davanti alla difesa, sfruttata grazie agli spazi lasciati nelle altre zone.

SINGOLI BATTONO COLLETTIVO - Due giocate dei singoli - il colpo di forza di Zaniolo e la palla in verticale di Karsdorp - avevano permesso alla Roma di segnare i primi due gol, una terza giocata, stavolta di Pellegrini, manda di nuovo El Shaarawy davanti a Sirigu, battuto sul suo palo per il 3-2: il numero 7 riceve il pallone da Patrik Schick, subentrato a Kluivert per una sorta di 4-4-2 ancora più sbilanciato. Che non permette alla Roma di congelare la gara negli ultimi minuti: la toppa è l’ingresso di Davide Santon per Karsdorp, nel tentativo di dare freschezza, specie a livello difensivo da quella parte. Dall’altra parte i cambi sono tutti offensivi: Simone Zaza, Simone Edera e Alejandro Berenguer, che non riescono, però, a fare centro, nonostante una grande occasioni per Belotti nel finale.