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Roma Lecce 2001: esordio di Mirko Vucinic in una sfida tutta giallorossa

di Massimiliano Spalluto

Scacciare definitivamente i fantasmi del passato. Questo l’imperativo per una Roma lanciatissima verso un tricolore che mancava sulla sponda giallorossa del Tevere da ben 18 anni. Situazione diversa ovviamente da quel passato ormai lontano: la squadra di mister Capello era la lepre da catturare e difficilmente l’allenatore friulano avrebbe tollerato cali di concentrazione da parte dei suoi giocatori. Per la vittoria finale si andava profilando una lotta a tre tra i giallorossi, la Juve di Ancelotti e la Lazio campione uscente. Era la seconda giornata di ritorno quando, all’olimpico, scendeva in campo il Lecce di Cavasin. In quella formazione, in panchina, vi era un giovanissimo Vucinic che, proprio quella domenica, esordì nel campionato italiano. A partire dal 2006 l’Olimpico diventerà il suo stadio e le sue gesta cattureranno i tifosi giallorossi. Inevitabilmente, come già detto, la sfida con il Lecce evoca ricordi spiacevoli al tifoso romanista. Per molti versi, però, l’anno del terzo scudetto riabilita il nome Lecce agli occhi dei capitolini.Se i pugliesi possono, in qualche maniera, essere additati come arbitri delle sorti del campionato, in quel torneo il pessimo scherzo lo giocarono alla compagine piemontese. Infatti, la Roma si impose nel match d’andata al “Via del Mare” di Lecce con un inappellabile 4-0 per poi aggiudicarsi la gara di ritorno con un sofferto 1-0. Nei riguardi della Juve, invece, le cose andarono diversamente. Al “Delle Alpi” di Torino i salentini riuscirono a strappare un pareggio alla vigilia insperato in una gara davvero stregata per Del Piero & compagni. Inzaghi colse due pali uno dei quali su rigore concesso a 6 minuti dal termine. Quei due punti persi in quella partita risulteranno determinanti sulla classifica finale che vide primeggiare la creatura di Franco Sensi in quel fantastico 17 giugno.

LA GARA 18 febbraio La Roma scende in campo con: Antonioli, Zago, Samuel, Mangone, Tommasi, Marcos Assunçao, Emerson, Candela, Montella, Batistuta, Delvecchio. Il Lecce risponde con: Chimenti, Balleri, Malusci, Savino, Dainelli, Giorgetti, Ingesson, Tonetto, Colonnello, Vugrinec, Lucarelli. Arbitra l’incontro il signor Messina di Bergamo. Pesanti le assenze tra i giallorossi: Totti, Aldair, Cafu, Zebina e Zanetti sono out e gli impegni di coppa UEFA ravvicinati contribuiscono ad affaticare i muscoli dei giallorossi capitolini. La squadra di Cavasin, ovviamente, è approdata all’Olimpico con la consapevolezza dei propri mezzi e desiderosa di fare risultato sul terreno di gioco della capolista. Fin dai primi minuti si intuisce che la partita non sarà facile per Capello ed i suoi uomini. Il Lecce fa buona guardia e nella prima frazione di gioco per trovare azioni degne di nota bisogna attendere il recupero. Prima un cross di Vugrinec in area colpisce prima la coscia e poi scivola sul braccio di Zago facendo invocare il rigore da parte dei pugliesi. Sul rovesciamento di fronte Assunçao impegna Chimenti che respinge sui piedi di Delvecchio il quale cede a Montella che colpisce il palo. Roma subito in avanti nella ripresa ma le assenze di Totti e Cafu pesano moltissimo nella costruzione del gioco e per quanto riguarda il dinamismo sulle corsie laterali. Al 13° Guigou inaugura la girandola delle sostituzioni prendendo il posto di Marcos Assunçao. 19° svolta della gara. Fallo di Dainelli su Montella. Batte la punizione Candela che in area trova libero Samuel incuneatosi nella difesa leccese e sfuggito al controllo di Malusci. Colpisce di testa e prima rete nel campionato italiano per il difensore argentino. Roma in vantaggio. Tra il 17° ed il 21° minuto due falli di Balleri su Delvecchio in area fanno invocare il rigore ai capitolini, ma inutilmente. Al 29° Rinaldi sostituisce Delvecchio. Un minuto dopo Antonioli salva su tiro di Vugrinec. Al 33° Cavasin manda in campo Vasari che rileva Malusci. 39° i giallorossi salentini reclamano per una trattenuta di Samuel in area ai danni di Lucarelli ma la moviola dimostra che l’irregolarità è reciproca. Sempre al 39° doppia sostituzione: Capello richiama Montella rimpiazzandolo con Abel Balbo mentre dalla panchina del Lecce si provvede a sostituire Dainelli. Fa il suo esordio nel campionato italiano, quindi, un promettente montenegrino di appena 17 anni: il suo nome è Mirko Vucinic. Niente più fino alla fine, 1-0 il risultato finale. Partita difficile testimoniata anche dal conto dei corners (4-4) ma i giallorossi di mister Capello centrano l’obiettivo della quarta vittoria consecutiva. Roma al comando della classifica con 45 punti, segue la Juve a 39 e la Lazio a 37.
 


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