Roma-Shakhtar Donetsk - Da Zero a Dieci - Il tiro di Perotti, la noia di Alisson e le sette meraviglie del mondo

14.03.2018 22:31 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Roma-Shakhtar Donetsk - Da Zero a Dieci - Il tiro di Perotti, la noia di Alisson e le sette meraviglie del mondo
Vocegiallorossa.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

0 – Le parate di Alisson ieri. Un atto di scortesia enorme verso il portiere brasiliano, rimasto lì un po' in disparte ad annoiarsi per tutti i 90 minuti. Strano che i giocatori ucraini, ben solerti nel dire come la Roma abbia segnato al primo errore, non abbiano sottolineato anche l'assoluta incapacità di avvicinarsi alla porta giallorossa.

1 – Una serata non da Roma. I giallorossi non hanno subito gol, hanno azzeccato la partita da dentro o fuori e non hanno perso la testa. Tutto abbastanza in contrasto con la storia capitolina. Un segnale importantissimo.

2 – Al gesto di stizza di Ferreyra nei confronti del raccattapalle. A ripensarci, è stato quasi comico per quanto è stato grottesco.

3 – I tiri in porta della Roma. Efficienza.

4 - Alla strategia dello Shakhtar. Fare melina invece di affondare il colpo e chiudere i giochi.

5 – Al tiro dello zero a zero di Perotti. Ieri ha giocato una gran partita, specifichiamolo, ma se avesse più cattiveria sotto porta sarebbe un giocatore formidabile.

6 – Al primo tempo della Roma che, come un pendolo, ha oscillato tra la voglia di aggredire l'avversario e la necessità di non farsi trovare scoperta e non prendere gol.

7 – Tra le sette meraviglie del mondo è dovere includere anche l'assist di Strootman. Di prima, di classe, alla Totti.

8 – Alla gara di Fazio, macchiata però dall'errore che ha rischiato di compromettere tutto, nel primo tempo.

9 – Al cinismo del numero 9 giallorosso. Alla prima, vera, occasione Dzeko ha timbrato come fanno i grandi bomber. Dopo la serata di Londra, Dzeko dimostra ancora una volta di sentirsi perfettamente a suo agio in Champions.

10 – Da dieci anni la Roma non approdava ai quarti di Champions. Dieci.