Il carattere è un pregio se la testa rimane lucida. Da cosa dipende l'eccessivo nervosismo?

10.08.2021 10:15 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Il carattere è un pregio se la testa rimane lucida. Da cosa dipende l'eccessivo nervosismo?

Real Betis-Roma finisce 5-2 con ben 6 espulsi per i giallorossi. 3 in campo: Pellegrini, Mancini e Karsdorp e 3 dello staff tecnico: Mourinho, Nuno Santos e Joao Sacramento. Il tutto in un'amichevole di inizio agosto. Di questo nuovo carattere battagliero ne avevano scritto in maniera positiva, lo avevamo visto con Zaniolo e con Mkhitaryan (con Pepe nella gara contro il Porto). A Siviglia si è andati oltre limite. Il gol del 3-2 di Alex Moreno col VAR, in una gara ufficiale sarebbe stato annullato, ma un episodio del genere può scatenare tutto quello successo dopo? Sì e no, perché già nel primo tempo c'erano state schermaglie con Mancini protagonista. "I bravi ragazzi non vinceranno le partite", "bisogna essere dei bastardi sportivamente parlando", tutti mantra di Mourinho. Tutte frasi che vanno sapute interpretare, perché impensabile terminare un'amichevole col 4-3-1. Inutile anche in un periodo di prove tattiche perdere 30' di gioco per sperimentare, con Shomurodov nuovo acquisto e un Veretout ritornato in campo dopo tanto tempo. Perché tutto questo nervosismo? Questa può essere la domanda.

La Roma è rimasta in partita per due giocate dei singoli, soffrendo visibilmente il Betis, con alcune situazioni tecnico-tattiche abbastanza evidenti. C'è chi è fuori contesto come Mkhitaryan, uno dei punti fermi della Roma di Fonseca, chi come Karsdorp discute con Mourinho perché in difficoltà evidente sulla fascia. Con Rui Patricio che colleziona un'altra figuraccia, le uniche cose positive sono le verticalizzazioni di Pellegrini (reo pure lui, da capitano, di farsi cacciare per doppia ammonizione per proteste) e la prestazione di Shomurodov. Con le voci di mercato che vedono Dzeko verso l'Inter, il nuovo numero 14 della Roma, in un certo senso, ha incantato con le sue giocate. Il gol è una perla, la girata di testa su calcio d'angolo lo sarebbe stata se il pallone fosse entrato direttamente in porta. Adesso si rientra nella Capitale. Una settimana di allenamenti per la prima all'Olimpico (sabato prossimo) e via verso il playoff di Conference League e la prima di Serie A. Qualche problema è stato evindenziato. Il carattere è un bene se la testa rimane lucida, altrimenti si assiste a una gara come quella di Siviglia.